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Il segmento testuale Stato di diritto è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 157Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 790

Brano: [...]si prototipo in Italia),

non si trattava di colpire le concrete azioni dei comunisti, ben poco perseguibili sul terreno giuridico liberalborghese almeno fino alle « leggi eccezionali » (cioè la stampa, la propaganda, l’attività sindacale ecc.), bensì di creare un « nemico interno » chiaramente individuabile agli occhi dell’opinione pubblica. L’obiettivo vero era la fascistizzazione del paese, ossia fare accettare all’intera popolazione come « Stato di diritto » la dittatura fascista e ottenere intorno a questa il « consenso » della maggioranza. Poiché non sarebbero certo bastati, a tal fine, i primi, ridicoli processi del Tribunale speciale contro gli sparuti « mormoratori», né bastava la scomparsa dalla scena di singoli oppositori politici confinati o esuli, occorreva una convincente dimostrazione e questa poteva essere ottenuta solo dimostrando che il regime usciva vittorioso dalla lotta contro un’organizzazione temibile e minacciosa, pronta a distruggere non soltanto la sicurezza interna, ma la stessa indipendenza del paese. Solo di fronte a un[...]

[...]erna, ma la stessa indipendenza del paese. Solo di fronte a una vittoria di tale portata i cittadini avrebbero chinato la testa, ammirati, intimiditi o scoraggiati.

I concetti di « legalità » o « illegalità » venivano quindi a perdere il loro naturale significato di rispondenza alle leggi per assumere un valore squisitamente politico, determinato cioè dal rapporto di forza tra giudici e giudicati, indipendentemente dalle leggi esistenti: allo Stato di diritto che doveva garantire a ciascun cittadino uguaglianza di fronte alla legge, si sostituiva il diritto dello Stato, ossia 'l'arbitrio del più forte. È ciò che riuscì al fascismo, assicurandogli quel dominio assoluto che gli italiani avrebbero poi pagato a caro prezzo.

La conclusione dell’istruttoria

Seguirono nuovi interrogatori, miranti a montare l’accusa di guerra civile e di insurrezione armata contro i poteri dello Stato attraverso una organizzazione militare segreta finanziata da Mosca. Questa accusa si basava fondamentalmente su rapporti di polizia, secondo i quali in alcune località[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 469

Brano: [...] sedi avversarie, mentre comminava secoli di condanne agli oppositori che pur avevano agito per legittima difesa.

Strumento di reazione

D’altra parte, dalla costituzione del

lo Stato unitario in poi la magistratura era sempre stata in Italia, salvo poche coraggiose eccezioni, uno strumento di reazione saldamente in mano ai gruppi dominanti.

L’ordinamento giudiziario del 14.12.1865 n. 2641 che si richiama formalmente ai principi dello Stato di diritto e della rigida ripartizione dei poteri, e quindi rivendica l'indipendenza e la neutralità dell'ordine giudiziario, col secondo comma dell’art. 199 attribuisce in effetti al ministro guardasigilli la facoltà di trasferire ogni giudice « per utilità di servizio », facoltà di cui

11 potere esecutivo si è sempre servito per piegare nei casi necessari lo spirito

di indipendenza dei magistrati. L’art. 231 stabilisce poi che il pubblico ministero, gerarchicamente dipendente dal ministro, ha il potere di promuovere l’azione disciplinare nei confronti di tutti i magistrati; esso acquista così un[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 271

Brano: [...]issimo, nessun buon comunista tiene conto perché... si tratta di una economia borghese, cioè di teorie escogitate dalla borghesia in difesa dei propri interessi... ». Polemista vivacissimo e ottimo divulgatore, tendenzialmente pragmatico ma comunque sempre ispirato da un sano democraticismo, Ernesto Rossi seppe esprimere forse al miglior livello in Italia gli aspetti positivi di

Ernesto Rossi nel secondo dopoguerra

un certo liberalismo (lo Stato di diritto, l’antiburocratismo, il rigore morale) e non poteva quindi essere che irriducibilmente antitotalitario, un “laico” nel vero significato della parola. In condizioni di relativo isolamento, egli condusse pertanto una sua implacabile battaglia denunciando le compromissioni delle gerarchie ecclesiastiche con il defunto regime {Il manganello e l'aspersorio), il saccheggio dell’economia nazionale perpetrato dalle oligarchie industria

li e finanziarie (/ padroni del vapore), l’occupazione e la lottizzazione dello Stato compiuto dalla Democrazia cristiana e dai suoi alleati [Il malgoverno; Settimo[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 434

Brano: [...] sulla questione dei confini orientali dell'Italia nella Venezia Giulia, destinata a essere regolata dal Trattato di Rapallo (v.) del novembre 1920.

Tipico rappresentante di un conservatorismo di destra in cui la componente nazionalistica oscurava di gran lunga le pretese aspirazioni liberali, fu tra gli esponenti della vecchia classe dirigente che si piegarono al fascismo con indecorosa rinuncia a ogni vantata pregiudiziale di rispetto dello Stato di diritto e delle sempre invocate tradizioni del liberalismo cavourtano.

M.Gì.

Scilipoti, Giovanni

N. a Reggio Calabria il 10.3.1905; barbiere.

Militante nella Gioventù socialista, nel 1921 aderì al Partito comunista e lavorò attivamente per la costituzione della Federazione giovanile comunista in Calabria, di cui fu il primo segretario.

Il 20.11.1926 fu assegnato al confino per 3 anni, ma nel 1928 venne nuovamente arrestato, deferito al Tribunale speciale e condannato a 6 anni di reclusione. Liberato per amnistia nel 1932, nel 1941 fu internato e, nel 1943, trasferito in un campo di con[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 640

Brano: [...]iva in forme personali e informali: era sufficiente che i membri de\Ventourage più vicini al Fuhrer (Bormann, Hess, Goering, Goebbels e Himmler) facessero riferimento alla “volontà” del Fuhrer per poter dare valore assoluto a queste decisioni. Lo Stato di polizia, la cui legittimità veniva basata in modo molto labile sulle ordinanze per i pieni poteri emanate dopo l'incendio del Reichstag nel febbraio

1933, si impose così definitivamente allo Stato di diritto e assunse una tale forza di penetrazione da comprendere la vita (privata e non) di milioni di persone.

Secondo le parole di Heydrich, « lo Stato di polizia delle SS doveva garantire la totale, permanente integrazione di tutti gli esseri umani nel Reich e quindi la relativa possibilità di sorvegliare la situazione di ogni singolo individuo ».

La "soluzione finale" ebraica

Non stupisce se, all’interno di questo sistema politico, non sia rinvenibile un documento o un momento preciso in cui venne deciso ai vertici di dare il via alla “soluzione finale” (v.) del problema ebraico. In tutta[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 641

Brano: [...] concentramento che avevano visto la luce già nel 1933, pochi mesi dopo la presa del potere da parte di Hitler, con la creazione di un lager per avversari politici a Dachau (v.), presso Monaco. E proprio qui, sotto la gestione del primo comandante del campo Theodor Eicke, le SS avevano potuto sperimentare le illimitate possibilità che il sistema concedeva loro per imporre arbitrariamente la loro volontà persecutoria contro tutti i princìpi dello Stato di diritto.

Dopo il 1939, la radicalità con cui i! problema doveva essere risolto imponeva che i campi di sterminio venissero dislocati fuori dal territorio del Reich, possibilmente in zone nascoste, e l’ideologia antisemita di Hitler e delle SS divenne così forte, da porre in secondo piano esigenze pur vitali per il Terzo Reich, di carattere militare e strategico. Lo sterminio di massa degli ebrei e di altri gruppi considerati indegni (o troppo pericolosi) per vivere nell’Europa germanizzata richiese infatti l’impiego di enormi risorse in concorrenza con le esigenze, che avrebbero dovute essere prio[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 297

Brano: [...]Vanoni uscì sprovincializzato e scientificamente aggiornato. Il rigore del ranalisi e del metodo acquisiti apparirà chiaramente nella sua opera, pubblicata a Padova nel 1932 col titolo Natura e interpretazione delle leggi tributarie, che era poi una rielaborazione della tesi di laurea con un presupposto ideologico più approfondito, facilmente riscontrabile nella difesa della persona umana che le leggi finanziarie avrebbero dovuto tutelare in uno Stato di diritto.

Nel 1932 iniziò l’insegnamento universitario come professore incaricato di Scienza delle finanze a Cagliari e successivamente a Roma e a Padova. Conseguita la libera docen

za nel 1937, diede alle stampe il suo testo fondamentale Elementi di dh ritto tributario, con cui vinse la cattedra nell’istituto superiore di Economia e commercio di Venezia. (Nel 1952, ormai uomo politico di primo piano, passerà all’Università Statale di Milano).

L'impegno politico

Negli anni della Seconda guerra mondiale, all’impegno accademico si aggiunse quello politico; segretamente prima, pubblicamente p[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Stato di diritto, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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